Vedi la ricetta tradizionale dei Supplì fritti alla romana che devono essere rigorosamente "al telefono".
Pasta alla norma
La pasta alla Norma nasce a Catania, forse intorno ai primi del 1900. Secondo la leggenda popolare, durante una visita nella città di Catania, al commediografo siciliano Nino Martoglio venne servito un piatto originale cucinato da un cuoco locale. La ricetta era preparata con ingredienti semplici ma ben bilanciati: melanzane fritte, pomodoro, ricotta salata e basilico. Al commediografo il piatto piacque così tanto che pare avrebbe esclamato con sorpresa "Chista è 'na vera Norma!" paragonando la ricetta alla celebre e omonima opera di Vincenzo Bellini e sottolineandone, così, la perfezione. Da quel momento, la pasta alla Norma divenne sempre più famosa. Oggi, è considerata uno dei piatti più rappresentativi della cucina catanese.
Ingredienti
- 350 g di mezze maniche
- 800 g pomodori costoluti
- 2 melanzane tonde viola
- 150 g ricotta salata di pecora stagionata
- Foglie di basilico q.b.
- Olio evo Nocellara dell’Etna q.b.
- Sale grosso e fino
- 2 spicchi d’aglio
Preparazione
Tagliare le melanzane tonde in 4 parti e, da ogni spicchio, ricavare delle fettine di pochi millimetri. Mettere le fettine in uno scolapasta con un pizzico di sale grosso e schiacciarle con un peso per 20 minuti. Passato il tempo di riposo, lavare e asciugare accuratamente le melanzane. Friggere le melanzane in una padella larga con abbondante olio evo bollente e poi scolarle su carta assorbente. Incidere e sbollentare i pomodori in acqua per 10 minuti, poi lavorarli con il minipimer e ricavare una bella salsa liscia. In una padella, soffriggere i due spicchi d’aglio, leggermente schiacciati, con dell’olio evo e unire il sugo di pomodoro e qualche foglia di basilico. Cuocere per massimo 15 minuti a fuoco moderato e poi eliminare tutto l’aglio. A parte, cuocere la pasta in abbondante acqua salata e scolare al dente. Terminare la cottura direttamente nel sugo di pomodoro sul fornello a fuoco lento. Mantecare per far insaporire la pasta. Impiattare aggiungendo per ogni porzione una generosa manciata di melanzane fritte, della ricotta salata grattugiata e tre foglie di basilico fresco.
Curiosità
Secondo un’altra storia, sembra che il nome della ricetta derivi dalla parola "a norma" nel senso di una ricetta fatta "a puntino". Sia questa che quella legata a Bellini sono due leggende ritenute plausibili pur non essendoci testimonianze certe. Due piccoli segreti: prima di essere fritte, le melanzane vanno tagliatee messe in uno scolapasta con un pizzico di sale grosso. Poi vanno schiacciate con un peso per 20 minuti in modo da eliminare il liquido che ha sapore amarognolo. Passato il tempo di riposo, le melanzane vanno sciacquate e asciugate con cura. Il formaggio deve essere rigorosamente la ricotta salata di pecora molto stagionata.
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