Marrone
Il marrone, spesso confuso con la comune castagna, ha una buccia più sottile, di color mogano più chiara e ha una polpa non divisa in segmenti dalla pellicola che si leva con molta più facilità, motivo per cui si consumano ben volentieri fresche. La forma del marrone generalmente risulta più ellittica della castagna. La polpa è più zuccherina e croccante della comune castagna e, anche se cotta, mantiene la sua consistenza più a lungo.
Stagione: autunno
Tipologia: frutta
Caratteristiche
Il marrone sembra avere una qualità gustative superiore, che meglio si adatta alla lavorazione, motivo per cui è spesso usato per la glassatura e per la produzione dei marron glacé.
Le caratteristiche nutrizionali deimarrone e della castagna sono in realtà abbastanza simile: entrambe rafforzano le ossa e denti, garantiscono un corretto funzionamento del sistema immunitario, danno energia e sono ricche di acido folico.
Storia e Curiosità
Il nome marrone sembra avere origini francese dove si trovano, ancora oggi, particolari cultivar delle migliori qualità. Il sapore è più dolce, probabilmente anche perchè l'albero ha requisiti più esigenti rispetto al castagno più rustico: la pianta dei marroni è meno produttiva; infatti, molte delle cultivar sono maschi sterili.
Varietà
Le diverse varietà di marroni in Italia prendono nomi differenti in base alle diverse regioni di provenienza; di seguito alcuni esempi: Marrone della Valle di Susa IGP, Marrone di Chiusa di Pesio, Marrone di Combai IGP, Marrone di San Mauro di Saline e San Zeno DOP, Marrone di Campora, Marrone di Zocca, Marrone dell’Appennino Bolognese e Castel del Rio IGP, Marrone di Casola Valsenio, Marrone di Marradi o del Mugello IGP, Marrone di Palazzuolo, Marrone dell’Amiata, Marrone di Caprese Michelangelo DOP, Marrone di Miranda, Marrone di Viterbo, Marrone di Roccadaspide IGP ecc. Prova la nostra Ricetta
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